top
Image Alt

Montestigliano, una storia da raccontare

Agriturismo in toscana con piscina

Montestigliano, una storia da raccontare

Quella che sto per raccontarti è una storia antica, fatta di tradizione, amore e dedizione

Tradizione in quanto i casolari di Montestigliano, ora adibiti a case per chi desidera perdersi nella bellezza della campagna toscana, nell’800 erano delle case contadine, espressione di tutto l’amore e il lavoro dei contadini per la loro terra, la stessa che abitavano, lavoravano e vivevano.

Amore perché la nascita del  borgo è legata a un amore incondizionato di Luigi Donati per questo piccolo angolo di paradiso. 

Dedizione, perché la nostra famiglia – i Donati – sono cresciuti praticamente in questo borgo, nutrendolo sempre di più con nuove idee e iniziative, oltre che con il duro lavoro della terra. 

Quello che caratterizza questa storia è il concetto della “scoperta”, perché è proprio grazie alla voglia di chi desiderava scoprire un luogo di pace, nell’immensa bellezza della Toscana, che tutto è nato, cresciuto e si è evoluto. 

Un borgo settecentesco, tutto da scoprire.

Il 1786 è l’anno in cui la storia di questo piccolo e incantevole borgo inizia a prendere forma. Diverse sono state le famiglie protagoniste della sua nascita, crescita ed evoluzione, fino ad oggi. Se le mura di Montestigliano potessero parlare, avrebbero tanto da raccontare, soprattutto in merito all’amore e alla dedizione che ogni famiglia ha dedicato a questo angolo di paradiso. 

La nostra storia, inizia negli anni 50’, ovvero quando nostro nonno, Luigi Donati – giovane imprenditore delle Marche -, nel 1953 si imbatté in Montestigliano e se ne innamorò. 

Nostro nonno era un uomo d’altri tempi. S’innamorò di questo luogo non appena lo vide. Lo stesso dove noi oggi condividiamo momenti di ilarità, gioia e nascita con tutti coloro che ci vengono a fare visita e decidono di vivere qui alcuni degli attimi più stimolanti, rilassanti e importanti della loro vita. 

Quando nostro nonno acquistò il borgo centrale, assieme a 30 casali, più o meno 40 mezzadri abitavano e coltivavano la terra. 

Quando nostro padre Giancarlo ha ereditato il borgo, la mezzadria non c’era più e le case erano abbandonate. Fu solo allora infatti che il progetto di trasformare il borgo in un agriturismo ha cominciato a concretizzarsi. Oggi Montestigliano è un borgo dove “perdersi” nella bellezza, nella bontà dei sapori di questa terra e nell’arte. 

Desideriamo che Montestigliano diventi anche un po’ il tuo luogo, dove puoi respirare una tradizione secolare, gustando l’ottimo vino, assaggiando i nostri piatti, cucinati solo con ingredienti provenienti dalla nostra terra e immergendoti nella cultura italiana fatta di storia, tradizioni e bellezza.